BPWINTERNATIONAL/Tema Internazionale: Making a Difference through Leadership and Action

anna giovannonibpw17-01.2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Workshop sul Tema Internazionale BPW

Venezia Mestre – Hotel Tritone

17 gennaio 2015

Organizzatrice: Anna Giovannoni, Past President Distrettuale,Componente Distrettuale della Commissione Rapporti con la BPWI

 A Venezia – Mestre, Hotel Tritone,   ieri, 17 gennaio 2015 si è tenuto nell’ambito del Tema internazionale un Workshop a cui hanno partecipato le past presidenti delle sezioni del Distretto Nord Est e le Responsabili distrettuali delle Commissioni Nazionali.

Presenti quasi tutte le sezioni del Distretto, oltre a numerose presidenti, vicepresidenti e socie interessate all’argomento. Dopo i saluti della Presidente Distrettuale Gabriella Vaglieri, che ha illustrato a grandi linee le prossime iniziative del Distretto Nord Est, la Past President Anna Giovannoni ha presentato tramite slides  il  Tema Internazionale “Fare la differenza attraverso la Leadership e l’Azione”

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L’incontro è stato organizzato in forma attiva attraverso tre tavoli di lavoro, presieduti da responsabili di Commissione o da socie in possesso di competenze specifiche, a cui è stato assegnato il compito di moderatrici nella trattazione di alcuni temi e sottotemi del Tema Internazionale, proposto al XXVIII Congresso di Jeju (Corea 23/27 maggio 2014), “Making a Difference through Leadership and Action”, dalla presidente internazionale uscente Freda Miriklis, che proseguendo sulla traccia presentata a Lucerna dalla past president Antoinette Ruegg, continua a porre il focus sull’essere Leader attraverso azioni che permettano alle donne di esprimere la loro diversità nel perseguimento degli obiettivi di Empowerment. Insieme noi possiamo accelerare il cambiamento verso una società più equa; BPW sta lavorando per rafforzare il ruolo delle donne nella vita lavorativa, favorendo l’apprendimento di competenze su questioni relative alla parità di genere, discriminazione, leadership e altro ancora, ma anche opportunità per una società più equa e più sana dove il genere dovrebbe essere di secondaria importanza.  Lo scopo è  rimodellare la società in una direzione rivolta alla parità di diritti e  parità di retribuzione tra donne e uomini nel mercato del lavoro, già elevato a requisito fin dal 1930.

 1° Tavolo – Conduce Laura Zamperlin – Componente distrettuale Commissione Affari, Commercio, Tecnologia

ARGOMENTI: WEPs 2° principio: Trattare tutte le donne e gli uomini in modo uguale sul lavoro – sostenere i diritti umani e la non-discriminazione (Treat all women and men fairly at work – respect and support human rights and nondiscrimination)

A) IL GENERE AL LAVORO 

– La disuguaglianza di genere è la parte più importante della sfida del lavoro globale.
– Panoramica dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere ‘ in Europa, comprese le donne nei processi decisionali
– L’indipendenza economica delle donne e le responsabilità nella cura
– La violenza contro le donne sul lavoro
– I diritti di riproduzione sessuale
– Stimolare  le ragazze adolescenti a diventare più consapevoli dei diritti (politici e umani) – migliorare ruoli economici e sociali delle ragazze e delle donne
– “Young BPW´s today, Leaders of the Future!”

STRUMENTI/ACTION/ADVOCACY
Indicare strumenti di supporto a seminari, workshop e conferenze

B) EQUAL PAY DAY – BPW International ha lanciato la sua campagna Equal Pay Day (EPD) alla 53a sessione della Commissione sulla condizione delle donne (CSW 53) a New York, marzo 2009. In seguito la Campagna si è diffusa in molti paesi del mondo.
Il nostro obiettivo è quello di lavorare per ridurre il divario di reddito tra uomini e donne, e per fare questo vogliamo incoraggiare e motivare le affiliate BPW in tutto il mondo per stabilire una Pay Day Equal nel proprio paese.
Queste sono le azioni concrete che ci vengono suggerite dalla Federazione internazionale:
– trovare sostenitori e organizzare eventi nelle piazze per diffondere la consapevolezza del problema
– mettere in evidenza borse e sacchetti rossi per rendere visibile il problema della discriminazione economica
– organizzare sportelli informativi nelle aree pubbliche per attirare l’attenzione e convincere la gente a parlarne
– chiedere ai Bar e ai Ristoranti di riservare piccoli spazi per promuovere un “Un Happy Hour” .
– organizzare forum e dibattiti riguardanti il tema della disparità retributiva e workshop su come negoziare una migliore retribuzione.

STRUMENTI/ACTION/ADVOCACY


le parole della BPW Europa2° tavolo – Conduce Paola Monari, past Presidente Sezione di Bologna – Professore ordinario Dipartimento di Scienze Statistiche «Paolo Fortunati» Università di Bologna

ARGOMENTI: WEPs – 4° principio: Promuovere l’educazione, la formazione e lo sviluppo professionale delle donne. ( Promote education, training and professional development for women)

 TALENT MANAGEMENT – La sfida in Europa e non solo. Sara’ la priorita‘ degli anni a venire. Noi sappiamo che le Organizzazioni veramente di successo sanno costruire le giuste competenze a tutti i livelli. Pertanto si propongono i seguenti Corsi di perfezionamento.

Corso PEP: organizzare, comunicare, negoziare e agire (4 moduli)
Corso per le Start Up: realizzare la propria idea di business e social media marketing (2 moduli)
Corso per i Comitati di Presidenza: definire gli obiettivi, pianificare, negoziare e social media marketing (2 moduli).

WOMEN ON BOARDS – Jeju – maggio 2014 – Risoluzione E-5 BPW Francia + 6 – Presentata da : BPW Francia , Svizzera, Finlandia e Svezia, Austria, Germania, Polonia
Women on Boards -non è solo una questione di parità, ma di opportunità’
EUROPA 2020 – In Italia la legge 120/2011 – Golfo/Mosca (in vigore da agosto del 2012) rende obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei C.d.A. e nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due. Ad oggi è interessante rilevare come la Legge 120/2011 abbia dato una spinta propulsiva raddoppiando nel solo arco di un anno la presenza femminile nei board delle aziende quotate. Secondo l’ultimo rapporto CONSOB, infatti, nel 2013 la percentuale delle donne nei C.d.A. raggiunge il 17% (a fine 2011 era del 7,4%)
“Promuovere” la legge e rilevare le posizioni delle aziende

YOUNGS BPW ON BOARDS  – Per soddisfare l’impegno di BPW verso le giovani è stata approvata una risoluzione per incoraggiare le socie Young BPW a impegnarsi nei Boards della BPW. Questa sarà l’occasione per le nostre giovani socie all’inizio della loro  carriera per imparare, contribuire e crescere all’interno di BPW.
 Statuto BPWITALY – FIDAPA 2014
ART. 4 – Le Socie possono essere raggruppate in seno alla FIDAPA BPW Italy, secondo le particolari attività svolte, in gruppi professionali a carattere locale e nazionale.
In ogni Sezione le socie in età compresa tra i venti e trentacinque anni possono costituire un gruppo denominato F.I.D.A.P.A. BPW Italy YOUNG all’interno del quale sarà eletta dall’Assemblea di competenza una loro rappresentante per la partecipazione al Consiglio Distrettuale e al Consiglio di Sezione (entrato in vigore il 18 maggio 2014).

 Formulare idee per il futuro.

STRUMENTI/ACTION/ADVOCACY

 3° Tavolo – Conduce Elena Tomat, Componente Commissione Carta dei Diritti della Bambina

ARGOMENTO: Advocacy per i Diritti delle Bambine contro la violenza

CHILD MARRIAGE : XXVIII Congresso Internazionale Jeju, maggio 2014: Risoluzione E-6A BPW Africa – Prevenzione dei Matrimoni infantili E-Risoluzione 6B BPW Nuova Zelanda – Prevenzione dei matrimoni forzati – Operare per la prevenzione del devastante fenomeno dei matrimoni infantili e dei matrimoni forzati, fenomeni ancora prepotentemente presenti in alcune parti del mondo come l’Africa, ma non solo, e che provoca impressionanti livelli di mortalità infantile.
Nascita Comitato istituito ad hoc dalla Coordinatrice della BPW REGIONE Africa, Ms. Adenike Osadolor, presidente del Comitato. Come BPW daremo il nostro contributo. Ottenere il testo della risoluzione. Contatto Enrica Bellini, Responsabile Commissione legislazione BPWI, membro del Comitato.
STRUMENTI/ACTION/ADVOCACY

Indagine sulla pericolosità dei matrimoni precoci e loro incidenza sul suolo italiano (nomadi, extracomunitari ecc. ) conferenze, contatti con Associazioni di volontariato che si occupano di nomadi ed extracomunitari, contatti con esperte della BPW e della Fidapa (Sanità, Legislazione, Cultura, Diritti Umani, ….)
Plan Italia e F.I.D.A.P.A. insieme per la tutela delle bambine
8 marzo 2014 Plan Italia onlus e BPWITALY – F.I.D.A.P.A. hanno siglato un accordo che le vede unite per la tutela dei diritti delle bambine in Italia e nel mondo, sui temi della discriminazione di genere delle bambine con la Campagna mondiale Because I am a Girl.
11 Ottobre 2014 Giornata Internazionale della Bambina:”. Quest’anno il report è intitolato “Pathways to power”, in esso si sottolinea che vi sono forme di potere visibili e non che incombono sulle ragazze attraverso i principali nuclei della società: la famiglia, la comunità, il mercato economico e lo Stato.
Plan Italia e FIDAPA hanno colto l’occasione della Giornata mondiale della Bambina per proseguire unite nella loro azione contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle bambine.
Attività da condividere con Plan Italia:
– Pubblicare un Comunicato stampa congiunto in occasione di date significative, tra cui 6 febbraio, Giornata mondiale lotta alle MGF, 11 ottobre International Day of Girl, ecc.
– Coinvolgere altre Associazioni interessate al tema
– Produrre e diffondere le iniziative attraverso una News letter da parte delle sezioni
– Coinvolgere le scuole e le insegnanti nella presentazione dei temi e nei dibattiti
– Sollecitare le autorità ad informare le famiglie degli immigrati sull’importanza di conoscere le regole del paese ospitante
– Diffondere la Carta dei Diritti della Bambina nel corso di 12 mesi a cavallo fra il 2014 e il 2015 su scala nazionale presso strutture ospedaliere specialistiche e consegnato alle neomamme di figli femmine e maschi.
1) In parallelo, le sezioni FIDAPA effettueranno incontri, convegni e concerti per mantenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni a dibattere e a far maturare le coscienze sui seguenti argomenti: il completamento dell’educazione secondaria di qualità delle bambine sia il focus dell’azione internazionale; si aumentino i fondi destinati all’educazione delle bambine; si metta fine alla piaga dei matrimoni prematuri; si combatta la violenza di genere a scuola e nel contesto esterno; ragazze e ragazzi partecipino alle decisioni e siano fonte di ispirazione per coloro che hanno il potere di agire.

Al termine del tempo prefissato ogni facilitatrice (Zamperlin, Monari, Tomat)  ha relazionato  sulle proposte di lavoro futuro nelle sezioni formulate  dal Tavolo da lei presieduto.

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Report n. 1 – L’organizzazione di tavoli di lavoro, ad hoc, ha permesso a tutte le partecipanti di dare un contributo concreto all’individuazione di azioni e progetti per lo sviluppo del tema internazionale all’interno delle nostre Sezioni ma è stata anche una bella occasione per scambiarsi opinioni, idee ed esperienze comuni.

Vi riassumo quanto emerso dal nostro tavolo di lavoro che aveva come argomento la trattazione del secondo principio dell’empowerment femminile (WEP’S – 2°) :
“ Trattare tutte le donne e gli uomini in modo uguale sul lavoro; sostenere i diritti umani e la non discriminazione “ (Treat all women and men farly at work – respect and support human rights and nondiscrimination) da applicarsi, come suggerito dalla traccia ricevuta.
Fin dall’inizio dei lavori, è stata evidenziata l’importanza della progettualità. E’necessario ritagliarsi un congruo tempo per la corretta progettazione degli eventi e delle iniziative della Sezione. Il pianificare correttamente gli eventi avendo ben chiare tutte le fasi da seguire (dall’ideazione alla realizzazione strategica ed operativa nonché alla comunicazione interna/esterna), determina il successo dell’iniziativa!

Individuare l’obiettivo finale del nostro agire, cosa non così scontata ed immediata, è essenziale per indirizzare al meglio tutte le risorse della Sezione, siano esse umane che economiche, e permette di raggiungere gli scopi prefissati andando così ad incidere in maniera efficace sulla comunità in cui operiamo.
E’ auspicabile che tutti gli eventi, in particolar modo quelli per lo sviluppo del tema nazionale ed internazionale, coinvolgano attivamente tutti gli stakeholders ( portatori d’interessi) siano essi interni (socie) che esterni (comunità, opinion leader, stampa, ecc.). E’ opportuno quindi individuare all’interno di questi due gruppi delle figure chiave, le quali saranno determinanti per la buona riuscita della nostra azione.
Si è dunque focalizzata l’attenzione sulla necessità di contattare, per lo sviluppo dei temi legati ai WEP’S (2°) e all’E.P.D., i referenti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, della comunità, questo anche attraverso il coinvolgimento di socie, attivamente impegnate nella territorio, nel sociale, nell’imprenditoria o nelle istituzioni, che possono fungere da facilitatrici nel loro coinvolgimento.
Infine, per garantire un’ampia risonanza alle iniziative delle Sezioni è stato ricordato quanto sia indispensabile il coinvolgimento degli organi di comunicazione (locali, regionali, nazionali) declinati in tutte le loro forme (stampa, radio,TV locali ecc.).
Dopo queste doverose premesse, il tavolo di lavoro, dopo un’ampia discussione, ha identificato le seguenti azioni così suddivise:
A) TEMA LAVORO
Attraverso il coinvolgimento dei principali referenti delle:
• ISTITUZIONI
• ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA (economia,territorio, ordini vari, ecc.)
• RAPPRESENTANZE SINDACALI DI CATEGORIA
• MEDIA
• ……….
Organizzazione di :
1) TAVOLA ROTONDA SULLA DISUGUAGLIANZA DI GENERE NEL MONDO DEL LAVORO
L’evento dovrà sviluppare il tema in oggetto mettendo in luce i settori dove maggiormente significativo è il fenomeno della disparità di genere (es. finanza, ricerca & sviluppo (R&S), ecc.).
La tavola rotonda potrà essere declinata sulle novità introdotte dal recente piano Jobs Act con particolare attenzione al mondo giovanile dove elevatissima è la percentuale di disoccupazione.
A riguardo sono state evidenziate le opportunità messe a disposizione dal FSE (Fondo Sociale Europeo) per l’occupazione degli under 30. In particolare “Garanzia Giovani” ( www.garanziagiovani.gov.it ) è il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile, piano rivolto agli inoccupati tra i 15 e i 29 anni.

2) TAVOLA ROTONDA SULLE POLITICHE E GLI STRUMENTI DI CONCILIAZIONE TEMPI/ORGANIZZAZIONE CASA – LAVORO
L’evento dovrà sviluppare i temi legati alle politiche e agli strumenti attinenti i mezzi di conciliazione tempi/organizzazione casa – lavoro.
La tavola rotonda potrà trattare il tema delle recenti modifiche legislative in termini di diritto alla maternità (maternità universale), congedi parentali, diritto alla paternità, ecc. .Questi potranno essere affrontati e approfonditi mettendo in luce analogie e differenze tra le diverse forme contrattuali (lavoro autonomo, subordinato, parasubordinato, ecc.).
Inoltre, si è posto l’accento sulla necessità di informare la comunità e le istituzioni in merito alla stretta correlazione tra impiego femminile ed aumento del prodotto interno lordo (PIL). Molti sono gli studi a riguardo, se ne sono citati solo alcuni che riporto qui a mero titolo esemplificativo: i rapporti dell’ Organizzazione Internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (http://www.oecd.org ), gli studi McKinsey nonché l’annuale Global Gender Gap Report.
3) TAVOLA ROTONDA SULLE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI INTRODOTTE DALLA CRISI ECONOMICA
L’obiettivo è quello di evidenziare gli aspetti positivi introdotti dalla crisi economica. I nuovi fabbisogni creati dalla difficile congiuntura economica hanno posto l’accento sulla necessità di creare, nel mondo del lavoro, figure altamente specializzate in settori specifici dell’economia.
Le aree economiche maggiormente interessate alla richiesta delle figure emergenti sono legate alla Green Economy, all’IT, ai servizi sanitari. Saranno quindi i settori della cura e dei servizi alla persona, della ristorazione e del turismo, dell’agricoltura sostenibile, dell’accoglienza, dell’Information Technology e della comunicazione nonchè tutte le figure che ruoteranno attorno alla Green Economy a fungere da volano per l’uscita dalla crisi.

B) E.D.P (Equal pay Day)
Attraverso il coinvolgimento dei principali Referenti nelle:
• ISTITUZIONI
• ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA (economia,territorio,ordini vari, ecc.)
• RAPPRESENTANZE SINDACALI DI CATEGORIA
• MEDIA
• ……….
Organizzazione di :
1) MANIFESTAZIONI IN PIAZZA E DIBATTITI SULLA DISPARITA’ SALARIALE E DIRITTI/TUTELE DI GENERE
In linea con le direttive della BPW International è fondamentale proseguire nell’azione comune di sensibilizzazione al tema della disparità salariale attraverso manifestazioni in piazza in cui siano ben riconoscibili le borse rosse dell’EDP, questo al fine di incidere sull’opinione pubblica. A queste manifestazioni, sarebbe opportuno affiancare, in contemporanea, dibattiti sul tema dell’E.D.P avendo cura di approfondire le differenze in termini di diritto del lavoro applicato ai diversi generi (uomo/donna) e le cause determinanti il fenomeno della disparità salariale. A riguardo, alcune socie hanno ricordato che approfonditi studi sono già stati effettuati dalla Dott.ssa Donata Gottardi dell’Università degli Studi di Verona (molti articoli e documenti sono disponibili in internet) i quali possono essere lo spunto per dibattiti e riflessioni anche all’interno delle nostre Sezioni.
http://www.iltuosalario.it/main/stipendio/divario-retributivo-uomo-donna

2) DIVULGARE I TEMI DELL’E.P.D NELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO E NEGLI ISTITUTI TECNICI
Le Sezioni possono proporre ai dirigenti scolastici delle scuole, in particolare secondarie superiori e degli istituti tecnici, la trattazione dei temi legati alla disparità salariale tra uomo e donna anche attraverso l’istituzione di un concorso per la realizzazione delle locandine dell’E.D.P o componimenti scritti sull’argomento. Tutti gli elaborati potranno rappresentare il materiale per l’allestimento di una mostra istituita presso luoghi o locali di rilevanza per la comunità del territorio.

3) TRATTAZIONE DEL TEMA E.D.P ATTARVERSO L’ORGANIZZAZIONE DI UN DIBATTITO IN UN LUOGO DI INTERESSE PUBBLICO
Le Sezioni possono organizzare dibattiti all’aperto sul tema dell’E.P.D in luoghi di primario interesse pubblico, quali piazze o sedi istituzionali, questo al fine di coinvolgere al massimo la cittadinanza. E’ auspicabile in questo contesto il coinvolgimento, come moderatore, di un primario esponente degli organi di stampa il quale fungerà da catalizzatore mediatico dell’evento.

In merito a tutte le proposte sopra esposte (A-B) è stata sottolineata l’importanza del coinvolgimento del genere maschile il quale, spesso posto in ruoli apicali e di sintesi, se opportunamente sensibilizzato ai temi del gender gap potrà dare un forte contributo alla risoluzione e gestione delle problematiche ad esso connesse e quindi contribuire al pieno sostegno dell’empowerment femminile.

Infine, vi suggerisco di monitorare periodicamente le informazioni presenti nei seguenti links:
http://www.fidapa.com
http://www.bpw-europe.org
http://www.bpw-europe.org/womensempowermentprinciples-3
http://bpw-international.org
http://equal-pay-day.com
http://www.fidapadistrettonordest.org/equal-pay-day-atti-convegno-internazionale-trento-24-aprile-2010/

Report n.2 – Paola Monari:  Il tavolo era costituito da un bel numero di socie e abbiamo dovuto raddoppiarlo.

Abbiamo cercato di chiarire i dubbi. Amplissimo consenso sul  lavoro della socia proponente i Corsi, Elisabetta Gregoric.

Le socie si sono impegnate a verificare nei loro territori l’applicazione della legge GOLFO/MOSCA, non solo nelle società quotate ma anche in ambito pubblico, con particolare interesse per l’adeguamento dei regolamenti elettorali alle norme sulle rappresentanze di genere. L’interesse maggiore si è concentrato sul  programma dei corsi. I corsi sono stati tutti pienamente approvati. Siamo intervenute sui tempi di programmazione per tenere conto delle informazioni che ci hanno dato la nostra Presidente e Anna Giovannoni.
1-Si propone di rinviare il Corso Start up in attesa che il Nazionale si pronunci sui progetti che il Distretto ha selezionato e inviato al Nazionale, di cui non si sa ancora nulla.
2-Si propone di rinviare all’autunno 2015 o all’inizio 2016 il corso per i Comitati di Presidenza che saranno tutti rinnovati entro l’estate. I nuovi Comitati entreranno in funzione da ottobre 2015 e quelli attualmente attivi sono in scadenza.
3- Si propone di far partire il Corso PEP anche nel 2015 con le stesse modalità già sperimentate, ovviamente con i correttivi che l’ esperienza pregressa suggerisce. In particolare si propone
-di tenere ogni modulo su un solo giorno
-di tenere contenuti i costi di partecipazione. In questa direzione e per definire in modo trasparente le quote, si chiede di predisporre un piano finanziario con evidenziati costi e entrate presunte.
-di tenere per ogni modulo il numero programmato per garantire l’efficacia della formazione.
– di comunicare alle Sezioni i termini del bando di partecipazione almeno 2 mesi prima per permettere la selezione delle socie o giovani donne interessate da inserire nei moduli.
-Sede: si è candidata Verona e, molto in subordine, Bologna che si ritrova nel 2015 già con molti impegni.

– Far conoscere alle Sezioni (Presidente e Past president) la  proposta Formativa e le scadenze con almeno due mesi di anticipo.

– Ogni modulo avrà un numero chiuso con precedenza alle socie giovani/socie/non socie/ .

– Le sezioni possono invitare le socie che hanno partecipato ai moduli precedenti ad organizzare incontri (anche per l’esterno) per il trasferimento delle conoscenze acquisite.Le sezioni possono riunirsi in interclub.

Visto l’interesse dell’iniziativa, le Sezioni propongono di contribuire, ove necessario, alla copertura totale o parziale delle quote per favorire la partecipazione delle socie più giovani.
Propongono anche di invitare le socie che hanno partecipato ai corsi di organizzare almeno un incontro di Sezione (o gruppi di Sezioni) aperti anche all’esterno per trasferire/comunicare parte delle informazioni acquisite, così da valorizzare l’impegno di tutte.

in sintesi:

PROGETTO STARTUP Rinvio formazione in rapporto alle informazioni ad oggi mancanti  dal Nazionale e all’acquisizione del parere delle sezioni.

FORMAZIONE COMITATI PRESIDENZA.Si propone di rinviare la proposta ai nuovi comitati di Presidenza operativi dal prossimo 1 ottobre.

RACCOMANDAZIONI:Si chiede alla presidente del distretto di farsi interprete presso la Presidenza nazionale di una petizione a favore delle donne che a partire dalla Nigeria sono vittime di torture,rapimenti,sfruttamento,uccisioni.

SEZIONI 1)applicazione legge Mosca/Golfo per controllo nomine consigli in SPA e CV 2)Intervenire presso le istituzioni per applicazione legge su riequilibrio della rappresentanza/ preferenza di genere nelle prossime elezioni.

Report n. 3 -Elena Tomat:  Il tavolo ha analizzato il materiale prodotto a seguito del XXVIII Congresso internazionale BPW a Jeju in merito ai matrimoni infantili e forzati.
Si è convenuto che il fenomeno riguarda anche il territorio italiano per la presenza di popolazioni immigrate da zone del mondo in cui questi sono una pratica comune.
Si è ribadito il concetto di tutela della bambina da 0 a 18 anni, nella convinzione che il completamento di un percorso di istruzione e acquisizione di competenze sia lo strumento migliore per contrastare il matrimonio precoce, altrimenti considerato la via per assicurare alla donna una fonte di sostentamento.
Il tavolo ha proposto due ipotesi di azioni integrate per contrastare il fenomeno:
-una via legislativa che preveda l’obbligatorietà, nei ricongiungimenti familiari, dell’acquisizione di una competenza linguistica che consenta alle donne immigrate di comprendere i messaggi rivolti a un cambiamento dell’atteggiamento nei confronti di una pratica socio-culturale in contrasto con i diritti delle bambine
-una campagna di informazione nelle scuole, contro la dispersione scolastica delle bambine, per promuovere la loro indipendenza e autonomia, e presso i presìdi medico-sanitari, per rendere consapevoli dei rischi connessi ai rapporti e alle gravidanze precoci.
Per raggiungere questi obiettivi il tavolo di lavoro ha convenuto sulla necessità
di individuare la referente Fidapa a livello ministeriale, di raccogliere dati, studi ed esiti di progetti effettuati dalle regioni che compongono il distretto attraverso le socie Fidapa presenti nelle commissioni pp.oo. regionali;
di richiedere alle socie avvocate di verificare le norme vigenti in Italia e nelle legislazioni dei paesi europei in merito ai ricongiungimenti, per riferirsi ad esperienze già attuate, verificandone l’efficacia;
di lavorare in modo trasversale con le Commissioni Salute e Contro la dispersione scolastica ;
di invitare la Commissione per la Carta dei Diritti della Bambina a compiere i passi necessari per rientrare nel gruppo CRC.
Il materiale(risoluzioni presentate al Congresso internazionale di Jeju) e a noi  inviato da Enrica Bellini, Responsabile Commissione legislazione BPWI, membro del Comitato presieduto dalla Coordinatrice di BPW Africa Adenike Osadolor sul tema dei matrimoni infantili e forzati, viene inviato al Distretto per essere diffuso alle sezioni ed essere oggetto di discussioni e iniziative.

Alla fine dei lavori le presenti hanno espresso la loro soddisfazione per il metodo di lavoro e le proposte che ne sono derivate.

La Past Presidente Anna Giovannoni, che si è molto adoperata per la riuscita dell’incontro, attribuisce alla condivisione delle proposte e agli sviluppi futuri che ne potranno derivare  un incentivo a continuare sulla strada del coinvolgimento attivo delle socie e all’utilizzo delle professionalità interne che sono spesso a livelli di eccellenza.

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