Ferrara progetta

Progetti della sezione per l’anno sociale 2011/2012

 1° Progetto: “ Donne creative: intervista a….”

Premessa: considerati gli scopi della ns. associazione che si propone la promozione umana, sociale e culturale delle donne ed ha, tra le altre finalità quella di valorizzare la personalità femminile, anche prescindendo dallo specifico ambito di lavoro, si intende dare una voce ed un volto alle socie, senza deliberatamente quelle esterne all’associazione, che esprimono estro, inventiva, idee – in una parola creatività – in un qualsiasi settore: artigianato, scrittura, arte ecc, al di fuori della loro normale attività lavorativa.

Obiettivi: liberare e far conoscere tale creativirà che, nella donna del passato è stata soffocata per pregiudizi maschili, sociali o religiosi: vedi i casi di Ipazia di Alessandria, filosofa e astronoma del II° secolo d.c.; di Crhistine de Pizan, recentemente ricordata con un nostro progetto, di Artemisia Gentileschi, esclusa dalle scuole di formazione per il suo sesso. Nemmeno oggi però la creatività femminile può emergere liberamente perchè spesso condizionata dalle esigenze di lavoro e di famiglia. La Fidapa apre quindi una finestra per dare la giusta visibilità alle donne che riescono a superare questi ostacoli per esprimere se stesse.

Il progetto consta di 5 incontri:

1° incontro – 1 dicembre 2011 – h.19,30 Hotel dei Gesuati

Valeria Borasio intervista Silvia Torsello (dipendente di un gruppo assicurativo) creatrice di “bigiotteria” sul tema “Il bijou”

 Il bijou ha una grande valenza culturale e occorre conoscerne il percorso per rendere onore a quest’arte.Intimamente falsario alle origini, ha trovato nel passare del tempo una direzione autonoma con caratteristiche originali, sia dal punto di vista della creatività sia da quello della liberazione del gusto a livello di massa che ha saputo suscitare. Si è affermato nel mondo contemporaneo e lo stesso termine “bigiotteria” è una voce che compare soltanto dalla metà del 1800. Nasce come un falso, come copia dichiarata di un gioiello prezioso, ottenuta sostituendo un materiale ricco con uno povero per “democratizzare” l’ornamento femminile, per non ostentare il lusso, o per avere simulacri di gioielli veri per usi, come si dice, da “battaglia” o “da tutti i giorni”. Il gioiello che tradizionalmente conosciamo è “per sempre”: manifesta l’eternità del gesto, l’assenza di tempo. Quella del bijou è una storia di libertà: libertà della comunicazione, della fantasia, della sperimentazione nell’usare tutti i materiali possibili, libertà di giocare, libertà di osare. Ed è insieme una grande adesione al “presente”, perché il bijou non è per sempre.

2° e 3° incontro – 25 gennaio/16 febbraio 2012 – h. 19,30 Hotel Duchessa Isabella

Raffaella Scolozzi intervista Annabella Ferroni (docente di italiano e filosofia al liceo) su “La scrittura specchio della personalità” 

 La scrittura non deve essere vista come qualcosa di statico, ossia nei suoi aspetti formali, bensì come risultato finale di una complessa attività neuromuscolare, frutto della soggettività individuale, nelle sue componenti fisiche, psichiche, neurologiche. Nel gesto grafico si rilevano le ns. forze psichiche, le ns. attitudini, temperamento, carattere, personalità. La scrittura è un linguaggio simbolico, è un comportamento espressivo (come il gesticolare, il camminare) spontaneo, in quanto automatizzato, messo in atto inconsciamente: pertanto in esso si rileva la natura intima del soggetto scrivente. Da tempo non si ritiene più che la scrittura sia il solo prodotto della mano, che invece è solo uno strumento, l’ultimo anello di una complessa catena di collegamenti il cui fulcro è l’attività cerebrale. L’atto dello scrivere coinvolge: l’apparato percettivo – sensoriale, la funzione ideativa e del linguaggio, l’emotività, il corpo. La moderna epistemologia designa la grafologia come scienza a tutti gli effetti, una scienza diagnostica e come tale dà importanza anche all’intuizione e alla sensibilità personale del grafologo.

4° incontro – ? aprile 2012 – h.19,30 Hotel Duchessa Isabella

Valeria Borasio intervista Raffaella Scolozzi (docente di lettere) sul suo romanzo “Un cuore straniero”

E’ il tema delle differenze culturali a fare da sfondo a una bella storia d’amore nella quale i reali protagonisti non sono una donna e un uomo ma il sud e il nord, la Puglia e l’Emilia, con le loro caratteristiche e le loro specificità.

5° incontro – ? maggio – h.19,30 Hotel Duchessa Isabella

Raffaella Scolozzi intervista Monica Manfredini (imprenditrice ) sulle suggestioni intorno alla gomma su “Recyclingcollection”: come trasformare le camere d’aria dei pneumatici in oggetti trendy.

 2° progetto: corso di perfezionamento e formazione “Identità, genere e pratiche socio-educative”

Dal mese di febbraio al mese di luglio 150 ore in un corso di perfezionamento e formazione in collaborazione con l’università

 3° progetto: “ Hildegard di Bingen”

E’ consuetudine della ns. associazione unirci con un filo invisibile a molte realtà femminili , in occasione dell’8 marzo, con progetti che portino alla conoscenza di figure femminili che hanno segnato il progresso delle donne nella storia. Questo progetto, in collaborazione con l’associazione Bal’danza con la quale da anni lavoriamo, consterà di 5 incontri:

 4° e 5° progetto

Sono in preparazione il progetto sulle “Donne rurali” e quello sulla “Genitorialità” in collaborazione con le Istituzioni Ferraresi

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