San Bonifacio: La drammaticità delle cronache italiane, in cui ogni due giorni viene uccisa una donna, fa constatare che nessuna donna è immune. Solo con una idonea campagna culturale di sensibilizzazione del problema e della formazione di una rete di operatori professionali e istituzionali, é possibile abbattere questo muro di omertà , di insensibilità e disinteresse che considera la violenza contro le donne solo come qualcosa di spiacevole. Questo tipo di violenza è una vera ed insinuante “regressione sociale” che può essere combattuta SOLO con strumenti potenti: EDUCAZIONE E RECLUSIONE.
La Fidapa organizza un convegno sul tema dal titolo “Fermare la violenza contro le donne, si può” sabato 30 novembre dalle 10.00 alle 12.00 presso la Sala Civica Barbarani in San Bonifacio per aprire un dialogo e valutare con le donne, e tutti gli interessati, quali azioni di contrasto bisogna mettere in campo con urgenza e su quale cultura investire per prevenire problemi di questo tipo.
Alla presenza del Ten. Salvatore Vilona Comandante compagnia carabinieri di San Bonifacio, della Dott.ssa Franca Consorte Psicologa volontaria del Telefono Rosa, della Dott.ssa Rosanna De Cao Assistente sociale del consultorio familiare ulss 20, si discuterà di novità ed attività in corso di sostegno alle donne in difficoltà .
“Non è solo una questione di donne. Finchè saranno solo loro a parlare di femminicidio o di violenza alle donne, difficilmente in Italia le statistiche drammatiche riusciranno ad avere un’inversione di tendenza. – ha detto l’avv. Sabrina Felicioni, responsabile segreteria distrettuale Fidapa, – In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni e’ stata vittima nella sua vita dell’aggressivitĂ di un uomo. Sei milioni 743 mila quelle che hanno subito violenza fisica e sessuale, secondo gli ultimi dati Istat. Nonostante questi dati agghiaccianti i numeri relativi alla violenza sulle donne in Italia non sono precisi. Troppi ancora gli episodi non denunciati e moltissimi i casi di violenza domestica e familiare che stentano ad emergere e che vedono vittime le donne.”