Didattica della shoah: Ilse Weber. Ninne Nanne e Filastrocche: Musica di Libertà.

 Olocausto
Nuvole nere tra rami di filo spinato
Dov’è l’uomo?
Forse un domani qualcuno darà una risposta
                                   Mariantonietta Gusman Rizzi

Venezia celebra la Giornata della memoria 2012 organizzando un’iniziativa in collaborazione con l’ADEI (Associazione Donne Ebree d’Italia) e i Servizi educativi del Museo Ebraico dal titolo: Ilse Weber. Ninne Nanne e Filastrocche: Musica di Libertà.

 Lunedì 30 gennaio –  ore 15.00 – presso il Centro didattico Museo Ebraico –  Calle del forno Ghetto di Venezia, la dott.ssa Irene Martini, responsabile dei Servizi Educativi del Museo Ebraico ha illustrato i progetti didattici sul tema della Shoah che quest’anno sono stati declinati in due percorsi: educare e trasmettere la memoria e il tema della musica come motivo di salvezza. Un particolare approfondimento è stato dedicato alla figura di Ilse Weber, autrice di narrativa per ragazzi, musicista suonava la chitarra e componeva melodie struggenti, le ninne nanne per tutti i bambini di cui si prendeva cura.

Ilse Herlinger Weber nasce a Witkowitz nel 1903 e muore ad Auschwitz nel 1944. Poetessa e scrittrice di testi teatrali per bambini, nel 1930 sposa Willy Weber e si trasferisce a Praga, scrivendo per periodici per bambini e lavorando per la radio ceca.
A seguito dell’occupazione nazista del 1939, messo in salvo in Svezia il figlio maggiore, Hanus, la famiglia viene rinchiusa nel ghetto di Praga. Nel 1942 Willy, Ilse e il figlio minore Tommy vengono trasferiti nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove Ilse si cura dei bambini dell’accampamento, facendo di tutto per aiutarli senza il sussidio della medicina (proibita ai prigionieri ebrei). Durante la prigionia, compone oltre 60 poesie e intrattiene i bambini accompagnandosi con una chitarra, per non far loro sentire l’orrore che li circonda. Nel 1944 Willy viene trasferito ad Auschwitz e Ilse sceglie di seguirlo, con il figlio Tommy. Insieme a loro, anche i bambini dell’infermeria di Theresienstadt. Prima di partire per Auschwitz, Willy nasconde sotto terra in tutta fretta, nel capanno degli attrezzi, le poesie e canzoni che la moglie aveva composto nei due anni di detenzione a Theresienstadt. Arrivati ad Auschwitz lei ed il figlioletto Tommy vennero subito uccisi. Willi sopravvisse e poté poi riabbracciare Hanus, il figlio sopravvissuto, recandosi anche Theresienstadt per recuperare il pacco che aveva sotterrato.
Queste composizioni testimoniano le innumerevoli tragedie di tanti bambini e anziani che si sono consumate in quel campo di concentramento.
Nel corso dell’incontro abbiamo potuto ascoltare alcune ninna nanne inedite. Di seguito cui riportiamo la traduzione di Wiegala:
 
Wiegala
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo, lo sento
risuona la lira al soffiare del vento,
nel verde canneto risponde l’assolo
del canto dolce dell’usignolo.
Fai ninna, fai nanna, mio bimbo, lo sento
risuona la lira al soffio del vento.
Fai ninna, fai nanna, gioia materna,
la luna p come una grande lanterna,
sospesa in alto nel cielo profondo
volge il suo sguardo dovunque nel mondo.
Fai ninna, fai nanna gioia materna,
la luna è come una grande lanterna.
Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa!
Tutto è quieto, non c’è più rumore,
mio dolce bambino, per farti dormire.
Fai ninna, fai nanna, sereno riposa
dovunque la notte si fa silenziosa

Related Images: