Cosa sognano le donne?

 Cosa sognano le donne: undici racconti di Barbara Codogno in una stravagante partitura musicale. Un nuovo e atteso incontro con il pubblico martedì 24 gennaio 2012 alle ore 18 a la Feltrinelli di Mestre in piazza XXVII Ottobre 1.
Con l’autrice dialogherà Daniela Rossi, presidente FIDAPA di Venezia

Undici racconti compongono una stravagante partitura musicale. I racconti sono scanditi da tre movimenti di scrittura: Allegro ma non troppo; Marcia Funebre; Presto delirando. I movimenti sono bilanciati da due Intermezzi a cui fanno da cornice un Sipario inaugurale e in finale, Ouverture. In questi racconti il sogno non è mai una fuga dalla realtà, un rifugio protettivo, una rinuncia. Piuttosto, le donne che ci presenta l’autrice pagano a caro prezzo e sulla loro pelle il non aver abdicato in favore di un mondo senza sogni. Sono donne che reagiscono anche quando patiscono, disposte ad atti estremi pur di rivendicare il loro diritto a sognare e a desiderare. Al centro del lavoro di Barbara Codogno, più che il topos del sogno richiamato dal titolo della raccolta, ci sono le sognatrici: creature che si adattano, sopravvivono, subiscono, oppure scivolano con indifferenza, sprofondano, o ancora si ribellano, e per questo soprattutto sono punite – ma a loro volta puniscono. Il sogno non è soltanto un elemento onirico, ma anche aspirazione, o frustrazione, o premonizione; si potrebbe dire per queste donne, il sogno è diventare finalmente loro stesse. Sul piano stilistico i riferimenti al teatro, al cinema e ai videoclips sono molteplici, soprattutto per i congegni narrativi, uno tra tutti la mise en abîme, nei quali  la penna di Codogno si muove agile – taglia – ritaglia – esilarante – cruda – e ricalca alla perfezione i cliché del linguaggio borghese, maschile o femminile non fa differenza.

Cosa sognano le donne (Cleup 2011, Collana «Vicoli» diretta da Saveria Chemotti, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, Presidente Forum e Delegata dal Rettore per le Politiche e gli Studi di Genere dell’ateneo patavino).

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