Un incontro utile, stimolante, condotto con professionalità, ma nel contempo senza la cupezza che a volte gli argomenti medici inevitabilmente comportano. La dott.ssa Federica Orlando, Primo dirigente, responsabile della Unità Operativa Semplice “Stroke UNit e Malattie Cerebrovascolari” all’interno della UOC di Neurologia dell’Ospedale di Portogruaro e socia della Sezione FIDAPA di San Donà di Piave, ha intrattenuto un folto pubblico sulle patologie cerebrali e sulle tecniche per tenere viva la mente onde evitare di incorrere in malattie degenerative del cervello. In una lunga introduzione ha passato in rassegna alcune cause dovute a fattori genetici, a forme secondarie quali emorragie, ischemie, cause respiratorie, come le apnee notturne, il cattivo funzionamento della tiroide, carenza di vitamina B12 e folati, abuso di farmaci, come gli antistaminici, i tranquillanti, talora anche i gastroprotettori. Successivamente la dott.ssa Orlando ha affrontato la malattia mentale che tanto incute timore più di ogni altra, l’ Alzheimer, elencando alcune tra le alterazioni comportamentali più eclatanti, tra cui deficit della memoria, del pensiero astratto, l’alterazione del linguaggio, disorientamento, soffermandosi sulla perdita della memoria, per chiarire i comportamenti che possono effettivamente indurre ad una diagnosi di degenerazione cerebrale. Le donne hanno un rischio maggiore in particolare in età avanzata. L’istruzione e un’occupazione diminuiscono il rischio di contrarre la malattia. In particolare la memoria, perchè possa essere un valido aiuto nella vita delle persone, va esercitata fin dall’infanzia, ma la ripetizione dei concetti è un metodo dispendioso, perchè si sprecano energie senza la sicurezza di ottenere risultati. Vi sono invece esercizi mentali che si possono praticare con successo, ad esempio trasformare la parola da ricordare in immagine, soprattutto se è presente un importante legame affettivo, con alta valenza emotiva. E’ per questo che i ricordi dell’infanzia legati ad avvenimenti determinanti della nostra vita persistono nel tempo e rimangono nella nostra mente nitidi anche nella vecchiaia. E’ difficile ricordare per esempio lunghi elenchi di parole, numeri di telefono, ma se i vocaboli vengono associati in una storia, ad immagini, i numeri a colori, sarà più facile ricordarli nel tempo. Anche la tecnica dei loci spaziali (case, bidoni della spazzatura, bar, tabaccherie, ecc. ) ci viene in aiuto per ricordare percorsi non usuali. Infine abbiamo applicato queste tecniche per migliorare la memoria attraverso un gioco mentale, divertente, ma anche utile. Una serie di domande e risposte tra il pubblico e la neurologa è servita a chiarire alcuni dubbi, ottenere rassicurazioni a timori talvolta infondati, ma anche a fare prevenzione e a non sottovalutare alcuni sintomi.(i.b.)