La Fidapa di San Bonifacio Bpw Italy, presieduta dall’avv. Sabrina Felicioni, ha organizzato in collaborazione con Gianna Sartori dell’azienda Sinapsi s.r.l., un convegno sulla “donna nel lavoro”, con l’intervento di Carlo Tadiello, rinomato consulente aziendale e studioso della materia. L’iniziativa ha inteso approfondire e commentare alcuni dati statistici sulla partecipazione della donna nell’economia.
“Nel confronto internazionale” afferma l’avv. Sabrina Felicioni “ la donna italiana, quanto a parità con gli uomini, non fa una bella figura. L’Italia nel divario di genere è tra i Paesi più arretrati. Nelle classifiche mondiali è al 74° posto su 134, fanno meglio di noi tutti i Paesi europei, peggio solo il Giappone tra le maggiori economie industrializzate.” “Sono dati, questi, della Banca d’Italia, – ha sottolineato la presidente Fidapa – Se si guarda alla partecipazione della donna all’economia: che vuole dire lavoro e occupazione, risulta occupato il 46,1% delle donne tra 15 e 64 anni, contro il 67,7% degli uomini. La Banca d’Italia ha calcolato che se il Paese riuscisse a centrare l’obiettivo di Lisbona dell’occupazione femminile al 60% il Prodotto interno lordo crescerebbe del 7%. Altri calcoli, basati sul Pil pro capite, indicano all’8,2% il progresso del Prodotto Interno in caso di crescita dell’occupazione al 58,1%, cioè la media Ue nel primo trimestre del 2011. “ “La presenza femminile nelle posizioni di vertice – conclude l’avv. Felicioni – sul 40% di lavoratrici dipendenti nel settore privato tra i 15 e i 44 anni, le dirigenti sono il 24%; se si sale alla fascia d’età tra 45 e 64 anni sono il 15% sul 36% di presenza femminile occupata. La situazione è migliore per le dirigenti donne nel settore pubblico dove rappresentano, a seconda dell’età, rispettivamente il 45% e il 36%. “
Lo studio condotto da Carlo Tadiello, consulente aziendale e formatore del personale, ha evidenziato dati e comportamenti, che in qualche modo sembrano affermare che le donne stesse sono le prime a non aver fiducia di se stesse. Lo stesso Carlo Tadiello afferma che “vi sono alcuni elementi di criticità. Le donne, ad esempio ritengono che l’età avanzata sia un limite all’impiego, solo il 12% delle donne over 42 invia curricula rispetto al 44% degli uomini. Al contrario invece le aziende ricercano personale di quell’età perchè considerato più affidabile ed esperto e nel caso delle donne sentimentalmente stabili e sicure.” “Le problematiche connesse alla reale difficoltà della donna a raggiungere qualifiche dirigenziali all’apice delle aziende – aggiunge Carlo Tadiello – sono dettate da considerazioni erronee e talvolta arretrate come rischio di inaffidabilità, scarsa disponibilità per le problematiche connesse alla maternità ed alla famiglia, ma è anche vero che un campione di donne intervistato cerca un lavoro che permetta loro comodità logistica ed orario flessibile. A fronte di questa situazione, non bisogna dimenticare che studi effettuati hanno dimostrato che la donna quando raggiunge posizioni di leadership sa valutare i fatti e le persone, possiede tenacia e continuità, risulta pratica ed organizzata ed usa con grande maestria lo strumento della negoziazione.“ “Un contributo utile alla crescita delle donne può arrivare anche dalla formazione professionale – conclude Carlo Tadiello – Investire su conoscenza e apprendimento continuo è sempre costruttivo ma ad esempio prepararsi meglio per affrontare un colloquio di lavoro, è una risorsa che spesso viene sottovalutata dalle ragazze rispetto ai concorrenti maschi.”
Gianna Sartori in conclusione di serata ha presentato e distribuito alcune pubblicazioni molto interessanti, edite dalla sua casa editrice, sugli argomenti trattati.