A Lonigo lunedì 14 marzo si è tenuto un incontro con la dott.ssa Laura Gasparotto, che ha affrontato le problematiche della perdita del lavoro sotto il profilo psicologico, presentando anche i mezzi che ci sono per superare e/o affrontare il tragico evento.
La perdita del lavoro è paragonabile, come impatto emotivo, ad un lutto o ad un divorzio, quindi è un evento molto grave per qualsiasi persona. II licenziamento mina la propria identità professionale, le proprie certezze, le relazioni con i famigliari e più in generale con le altre persone. Quali possono essere le conseguenze, a livello psicofisico? Una flessione del tono dell’umore, insonnia, un senso di perdita, mancanza di autostima, fino alla depressione, al calo di energie e al ritiro sociale, tutte sindromi da somatizzazione, quindi maggiore facilità ad ammalarsi.
Non ci sono ricette magiche ovviamente, ma la Dott.ssa ha evidenziato che le relazioni sociali (che spesso, in una situazione simile vengono abbandonate per un senso di umiliazione e vergogna che pervade chi subisce la perdita) sono molto importanti: l’amore e il sostegno di chi ci sta attorno sono indispensabili per affrontare il periodo negativo e poi bisognerebbe sapersi inventare qualcosa, avere il coraggio e la forza di cambiare lavoro, interessi… in questo le donne sono molto più brave degli uomini perché nella vita in genere rivestono più ruoli.
Pensiamo al caso del ruolo classico dell’uomo che pensa solo alla sua azienda o al suo lavoro, mentre al resto pensa tutto la moglie: in questo caso la perdita del lavoro rappresenta la perdita di tutto ed il rischio è molto grande.
Anche la donna manager, che pensa solo al lavoro e alla carriera ed investe tutto in questo, resterà ugualmente annientata nel caso della perdita del lavoro. La psicoterapia è dunque un percorso orientato al miglioramento della qualità della vita che passa attraverso lo sviluppo delle nostre parti sofferenti e irrisolte. In fondo ognuno è alla ricerca di essere amato e di amare, di sentirsi realizzato nella propria vita. Per questo traguardo occorre scoprire il corretto uso del sentimento nelle relazioni. La sofferenza è un importante segnale che va accolto e ascoltato come atto d’amore nei confronti di noi stessi, perchè trasformare la sofferenza in un dono prezioso per la vita è possibile se lo si vuole veramente.
Non bastano poche parole per riportare quanto è stato detto in circa due ore ma voglio pensare che affrontare il tema sia stato utile per tutti noi, anche se non direttamente coinvolti, soprattutto sotto il profilo sociale.-
Dott.ssa Laura Gasparotto, Laureata in Psicologia ad indirizzo Clinico e di Comunità e Specializzata in Psicoterapia Psicodinamica e Analitica. Iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Veneto n.5321 nella sezione psicologi e psicoterapeuti. Oltre all’attività libero professionale ha maturato esperienza clinica nelle comunità in ambito psichiatrico e disabilità mentale, esperienza di formazione nelle associazioni di volontariato. Ha aderito alla convenzione stipulata tra CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, e Ordine degli Psicologi del Veneto.
Ambiti di intervento
Consulenza psicologico-clinica – sostegno psicologico – psicoterapia individuale, di coppia e di gruppo.
Delusioni sentimentali, difficoltà nelle relazioni, eventi di vita difficoltosi, crisi esistenziali, senso di colpa, perdita della persona amata e lutto, vissuti di abbandono e solitudine, bassa autostima, insicurezza e timidezza, difficoltà nella comunicazione, dipendenza affettiva.
Depressione, ansia, attacchi di panico, fobie, stress, disturbi dell’alimentazione, psicosomatici, della sfera sessuale, di personalità.
News: In attivazione gruppi di psicoterapia per elaborare insieme Malattia e Quotidianità, Lavoro e Quotidianità quando il lavoro non c’è più. Per informazioni rivolgersi al n.328-8977202.
