Discorso di saluto di Maria Grazia Avezzù

Nell’editoriale di apertura del 2009 avevo auspicato che l’operosità costruttiva del nostro Distretto, nel rispetto di regole, rapporti, valori, interpretazioni comuni, contribuisse a costruire “la lente culturale”, quella, cioè, attraverso la quale le persone e le Istituzioni possano considerare il valore che le donne sanno dare allo sviluppo, operando nei vari settori: artistico, professionale, nella rappresentanza politica, con la partecipazione alla vita civica.

Nei giorni scorsi ho esaminato il “Rapporto Ombra”, elaborato dalla piattaforma italiana “30 anni CEDAW: Lavori in corsa”, in merito allo stato di attuazione da parte dell’Italia della Convenzione ONU per l’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione nei Confronti della Donna (CEDAW), in riferimento al “VI Rapporto” presentato dal Governo Italiano nel 2009. Nel Rapporto Ombra, il primo elaborato dalla società femminile, al quale hanno risposto oltre 120 organizzazioni e centinaia di singoli, è evidenziato come in Italia, negli anni 2005-2009, non si siano registrati sostanziali miglioramenti nella condizione delle donne, per quanto riguarda la violenza di genere, l’accesso al mondo del lavoro, la presenza nei luoghi di rappresentanza, l’individuazione di strategie efficaci per decostruire gli stereotipi di genere che ostacolano la realizzazione femminile in tutti gli ambiti. Nel Rapporto Ombra, per il quale ha lavorato anche la Socia della Sezione di Bologna Carla Faralli, Docente C.I.R.S.F.I.D. dell’Università di Bologna, è raccomandato, inoltre, che associazionismo femminile, professioniste, accademiche, società civile s’impegnino per diffondere e far conoscere anche alle Istituzioni, non molto attente alla promozione sulla Convenzione, lo stato della sua attuazione e gli aspetti critici del sistema di tutela contro le discriminazioni di genere.Ebbene, penso di poter affermare che i temi scottanti sui quali si sono focalizzate l’attenzione e l’operosità delle Sezioni del Distretto Nord-Est abbiano contribuito alla costruzione della lente culturale, in quanto hanno proposto all’attenzione dell’opinione pubblica alcuni dei punti deboli del sistema di tutela dei diritti delle donne.

Il movimento di advocacy delle Sezioni del Distretto Nord-Est nei loro territori si è trasformato in azioni concrete: Campagna Equal Pay Day; diffusione dell’Appello di Gabriella Cims, “Donne e Media”; iniziative a favore del valore dell’istruzione, della Costituzione, del rispetto della dignità della persona, delle bambine, adolescenti e donne vittime di violenze; del rispetto delle regole nello sport; del valore della maternità, della cultura, dell’arte, dell’importanza dell’imprenditoria femminile, della necessità di politiche di prevenzione e investimenti sulla salute di genere. E ancora lodevoli le iniziative per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, per onorare i Giorni della Memoria e del Ricordo. Sono certa che impareremo insieme a proporre il nostro lavoro con maggior efficacia attraverso l’uso del Sito Internet Distrettuale che, come sostiene la coordinatrice del Comitato per il Sito, Ida Bressan, dovrà rappresentare una vetrina del Distretto, uno strumento di riflessione e dibattito sui temi generali che riguardano il mondo femminile.

Carissime Presidenti, carissime Socie, preziose Collaboratrici, desidero ringraziarvi per l’attenzione che avete avuto nei miei confronti, per quelli del ruolo che mi avete consentito di svolgere, per la collaborazione e l’affetto che mi avete dimostrato. Mi scuso se, in certe occasioni, involontariamente ho mancato nei vostri confronti.

Maria Grazia Avezzù, Presidente Distretto Nord Est 2011/2012

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