Nella splendida cornice del Circolo ufficiali di Verona, mercoledì 23 Aprile 2014, le socie della Sezione di Verona Centro hanno incontrato Anna Lori, moglie di Giorgio Ambrosoli che assieme alla figlia Francesca e al nipote Stefano hanno ricordato l’avvocato milanese assassinato a 45 anni, l’11 luglio 1979. L’incontro è stato organizzato dalla socia Maria Adduci, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Commissione Pari Opportunità.
Alcuni lettori volontari, accompagnati da musica dal vivo, hanno letto brani tratti dal libro di Umberto Ambrosoli, “ Qualunque cosa succeda”, Siroli editore, ultimo dei tre figli, avvocato come il padre e politico.
E’ la narrazione della vita di Giorgio Ambrosoli, per cinque anni commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un killer la notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. Racconta la straordinaria figura di Giorgio Ambrosoli, a trent’anni di distanza, il figlio Umberto, che ai tempi era bambino, sulla base di ricordi personali, familiari, di amici e collaboratori e attraverso le agende del padre, le carte processuali e alcuni filmati dell’archivio RAl. Sullo sfondo, la storia d’Italia in quel drammatico periodo. Nell’indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole. Aveva scritto alla moglie: “Pagherò a caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il Paese […] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo“. Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale. La prefazione di Carlo Azeglio Ciampi recita: “Ogni pagina di questo libro trasmette al lettore un’emozione profonda, persino la ricca dotazione documentaria, che fa di questo lavoro un importante contributo per una ricostruzione accurata dei fatti, dal tempo collocati ormai in una prospettiva storica, è incastonata in una cornice di toccante amore filiale, primus movens di questo viaggio nella memoria”.
Il libro ha vinto nel 2009, nella sezione politica e istituzioni, il premio Capalbio e l’anno seguente il premio Terzani. Porterà lo stesso titolo la miniserie prodotta dalla RAI che andrà in onda in due puntate agli inizi di maggio, in cui l’Avv. Giorgio Ambrosoli sarà impersonato dall’attore Pierfrancesco Favino.
La socia Maria Adduci, a conclusione della narrazione della storia e dei fatti enunciati dalla vedova dell’avvocato, ha auspicato che anche le produzioni televisive programmate divulghino presso un pubblico più numeroso e soprattutto ai giovani spettatori le vicende di uomini italiani che nell’ottemperare ai loro doveri, hanno pagato a caro prezzo l’onestà e la fedeltà alle istituzioni. Preziosa la testimonianza della famiglia davanti ad un pubblico attento e interessato alle vicende di uno dei periodi più bui della storia del nostro Paese.
Il pomeriggio si è chiuso con l’auspicio di un mondo più giusto e più solidale e l’impegno di ciascuno ad operare per un’Italia migliore. E’ seguita, sul libro, per i presenti, la dedica autografa di Anna Lori Ambrosoli .